Con il progressivo sviluppo del commercio elettronico, accentuatosi con la pandemia, le nostre città hanno visto moltiplicare la circolazione dei mezzi per la consegna di ogni genere di pacchi.

Furgoni, furgoncini, van, spesso non proprio di ultima generazione, percorrono i centri urbani in lungo e largo ponendo la questione ambientale quanto mai attuale.

L’intervento tenuto al Master di Salvatore Cardile in qualità di Head of marketing LCV di Stellantis è risultato di conseguenza particolarmente significativo. Proprio in ragione dell’obiettivo strategico del Gruppo di ridurre del 50% l’impatto del carbonio e nel 2030 di vendere il 100% di veicoli elettrici in Europa.

Questo in linea con gli impegni europei di portare la produzione dei veicoli full electric al 30% entro il 2025 e appunto al 100% di soluzioni elettriche nel 2030.

Sviluppare la cultura dell’elettrico

Una parte delle speranze di graduale smaltimento del circolante è riposto negli ultimi Ecobonus, appena entrati in vigore, strutturati proprio a favore delle PMI, garantendo loro fino a € 6000 in caso di acquisto nel 2022 di veicoli commerciali elettrici fino a 3.5 tons, a fronte di rottamazione del vecchio mezzo omologato fino a Euro3.

Ma passare ad esempio da un vecchio van Euro 2 a uno pienamente elettrico rappresenterà per il piccolo imprenditore, al di là dell’aspetto strettamente economico, un salto culturale non indifferente, comportando una nuova modalità organizzativa del proprio business.

Cardile ci spiegava che l’impegno maggiore sarà quello di garantire la continuità della profittabilità del business del cliente professionale.

Sarà necessario analizzare più in profondità l’attività lavorativa del cliente, l’utilizzo del mezzo, gli spostamenti richiesti.

Quindi, per vendere il giusto veicolo commerciale elettrico occorrerà accentuare la dimensione di consulente del venditore LCV.

Un consulente alle vendite con una forte conoscenza del prodotto, in grado di individuare la proposta di allestimento funzionale all’impiego lavorativo del mezzo, accessibile, grazie alla soluzione di finanziamento ideale e valutandone l’impatto sull’esercizio economico finanziario della PMI.

L’analisi dei bisogni del cliente, diventerà ancora più prioritaria con lo sviluppo delle vendite dei veicoli commerciali elettrici.

Oltre alle originarie esigenze relative alla portata, a particolari allestimenti, al budget complessivo, si affiancherà l’analisi sulla percorrenza chilometrica giornaliera, la tipologia di percorso, gli orari di lavoro, giornalieri o notturni o h24, la velocità delle infrastrutture di ricarica disponibili, lo stile di guida del conducente del mezzo.

Per rispondere ad ogni esigenza, la strategia di Stellantis possiamo riassumerla nell’equazione full range = full electric.

Solo per fare un esempio, oggi il Berlingo nella categoria e-Compact Van ha un’autonomia di oltre 270 km, la portata è quasi simile al termico mentre i tempi di ricarica in fast charge sono di 30 minuti, con Wallbox 11 kwh in 5 ore la completa ricarica.

Il futuro dei veicoli commerciali

Ma Cardile ci ha offerto anche la visione futura del mercato dei veicoli commerciali.

Un domani che in parte è già oggi.

Tanto è vero che, in parallelo e non in sostituzione dell’elettrico, Stellantis sta sviluppando i commerciali con alimentazione a celle di carburante idrogeno.

Una progettualità che ha permesso nel 2021 di completare lo sviluppo del primo veicolo a celle di combustibile idrogeno nel segmento “medio” dei veicoli commerciali (Vivaro) a cui sono subito seguiti Jumpy ed Expert.

Nel 2024, con estensione alla gamma dei large van, si stima che a livello mondo ci possa essere un mercato di 10.000 unità l’anno.

Per l’idrogeno diventerà ancora più importante la costruzione sul territorio di una rete distributiva, di stazioni. Nel 2020 si contavano 180 stazioni di rifornimento dell’idrogeno in Europa di cui la metà in Germania mentre sono programmate 750 stazioni entro il 2025.

Stellantis è il primo produttore di un veicolo alimentato a celle di combustione idrogeno.

La soluzione tecnologica individuata da Stellantis intende unire l’energia procurata dall’idrogeno con le batterie già presenti nel veicolo elettrico. Un ibrido che consente al veicolo commerciale di muoversi comunque grazie alle batterie, anche qualora dovesse ancora risultare problematico rifornirsi di idrogeno (questo concetto si chiama MID POWER).

I modelli attualmente già sviluppati da Stellantis si collocano appunto nel segmento “medio” con una potenza di 100 kw di cui 55 kw fornite dall’elettrico e 45 kw dalle celle di combustione idrogeno. Questo permetterà al mezzo di avere un’autonomia superiore ai 400 km.

Una progettualità che vede i veicoli commerciali al centro del processo di transizione ecologica, dove lo sviluppo dell’elettrico procede insieme con la nuova sfida rappresentata dalle celle a combustione idrogeno.

In attesa che anche le problematiche inerenti alla logistica di distribuzione dell’idrogeno trovino con il tempo una soluzione in termini di sicurezza e facilità distributiva.