Oggi torniamo finalmente online con la nostra rubrica “Sulle strade del SUCCESSO”: ci siamo lasciati a luglio con la stimolante intervista ad Alessandro Renda e, dopo qualche mese di pausa, abbiamo il piacere di presentare una nuova intervista a un esperto del settore Automotive. Oggi riportiamo con entusiasmo la chiacchierata fatta con Alessandro Finicelli, CEO di Autobynet, distributore italiano di Mobileye, una società Intel leader globale nello sviluppo di tecnologie di visione artificiale e apprendimento automatico, analisi dei dati, localizzazione e mappatura per sistemi avanzati di assistenza alla guida ADAS e soluzioni di guida autonoma AV.

Nel ringraziare Alessandro, vi invitiamo a leggere con attenzione questa intervista, che si concentra su tematiche di grande attualità. Finicelli, infatti, ci fornisce un’interessante panoramica del settore Automotive, presentandoci una chiave di lettura specifica sul problema della mancanza di chip e introducendo un tema su cui il settore ragiona da diverso tempo: il Mobility As a Service, che troverà ampio spazio nella nuova edizione del Master.

Alessandro, la storia di Mobileye (rappresentata in Italia da Autobynet) segna lo sviluppo delle tecnologie di sicurezza integrata nell’auto. Quali sono le tappe più significative di questa straordinaria evoluzione?

Lo sviluppo dei sistemi ADAS (Advance Driver Assistance Systems) nasce da tecnologie di “machine learning and computer vision” e Mobileye è stata la start-up pioniera di tali tecnologie. Già a partire dal 1999 in Israele i due co-fondatori prof. Amon Shashua e Ziv Aviram sviluppano gli algoritmi di visione artificiale che attraverso l’uso del microprocessore EyeQ permette agli ADAS di riconoscere veicoli, pedoni, ciclisti ed evitare le collisioni alla guida.

I sistemi ADAS sviluppati da Mobileye, adottati da Volvo Cars come primo cliente, in pochissimi anni si diffondono sia su nuovi veicoli che sui veicoli usati attraverso il retrofit di auto, camion, bus e veicoli commerciali. Attualmente oltre 60 milioni di veicoli sono dotati della tecnologia Mobileye e questo permette un’evoluzione costante dei sistemi di assistenza alla guida verso una maggiore automazione. Siamo presenti da molti anni anche nel segmento flotte aziendali garantendo sicurezza e controllo delle flotte molto apprezzati dai nostri clienti.

Se invece pensiamo alla tua di storia, com’è nata questa passione verso le tecnologie applicate all’Automotive ?

Devo dire che prende le mosse dalla nascita dei sistemi GPS (Global Positioning Systems) di cui mi sono occupato i primi anni. La gestione, la localizzazione e il controllo ha sempre avuto un fascino estremo nella mia formazione e professione, la scoperta dei sistemi ADAS è stato il passo successivo, gestire un parco veicoli significa garantire sicurezza a chi lo guida ogni giorno e l’adozione dei sistemi ADAS assieme alla telematica è il completamento di un ciclo virtuoso per la gestione della mobilità. Naturalmente molti di tali ambiti di cui mi sono occupato oggi sono sempre più coperti dalle stesse case automobilistiche che da semplici fornitori di “ferro” stanno sempre più offrendo “ferro connesso”, ma il settore è così ampio che le opportunità di innovazione tecnologica non mancano, basta guardarsi continuamente attorno…

La tecnologia di sicurezza Mobileye è integrata in centinaia di nuovi modelli di auto delle principali case automobilistiche del mondo. Come viene vissuto questo momento di crisi nell’approvvigionamento dei Chip?

Come scrivevo prima sono circa 60 Milioni i veicoli dotati di tecnologie Mobileye. La crisi dei chip è la crisi dei costruttori “all in one. Se tutto deve passare da loro questo è il problema quando la catena di fornitura si blocca.

La pandemia sta mostrando che non si possono impoverire catene produttive e distributive puntando tutto sulla riduzione dei costi, perché poi gli effetti si vedono appena si verifica uno squilibrio sul mercato, non si è più capaci di rispondere all’imprevisto. A dire il vero chi come noi fa aftermarket non soffre tale crisi, ma anzi abbiamo maggiori richieste per la fornitura di prodotti in aftermarket, ADAS retrofit, GPS, Sistemi Auto, di fatto torniamo a essere protagonisti perché i costruttori sono in grande affanno su modelli e accessori.

Guardando nell’immediato futuro, Mobileye e Intel  insieme con Volkswagen lanceranno un servizio MaaS di taxi autonomi. Come si presenterà questo servizio ?

Su questo tema sono attive diverse iniziative di Mobileye e Moovit (altra azienda recentemente acquistata da Intel) ma non è l’ambito distributivo di cui si occupa Autobynet Srl. Vi rimando quindi ai contenuti pubblici del sito Mobileye per approfondire.

Infine,  uno sguardo rivolto ai più giovani. Che cosa consiglieresti a chi intendesse avvicinarsi al settore delle tecnologie applicate alla mobilità?

Mi piace citare spesso il poeta/scrittore Johann Wolfgang von Goethe: “Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incomincia adesso”.

A dire il vero questa frase è in un quadro nel mio ufficio e la rileggo spesso…Quello che posso dire ai giovani è sintetizzato lì, a cui aggiungo personalmente di esercitare doti di pazienza (i risultati si ottengono nel medio/lungo periodo) e di farlo con grande responsabilità (entrare nel merito delle cose). Per quanto riguarda i trend da seguire sicuramente metterei al primo posto la sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale e l’analisi dei big data per la riduzione del traffico.