Torniamo online con la nostra rubrica “Sulle strade del successo“. Oggi abbiamo il piacere di raccontarvi l’intervista a Silvia Trossarelli, oggi Head Marketing Communication Midas e B2B & Leasing Business Leader Norauto – Midas.

Sulle strade del successo Silvia Trossarelli

Silvia Trossarelli, Head Marketing Communication Midas e B2B & Leasing Business Leader Norauto-Midas

In questo settore rappresenti una sorta di “eccezione alla regola”, se non altro agli occhi di chi percepisce l’Automotive come un settore prevalentemente maschile. Puoi raccontarci qual è stato il percorso che hai seguito per raggiungere la posizione che ricopri oggi?

Io ho iniziato il mio percorso come stagista nell’ambito marketing-prodotto. Midas Italia stava, nel 2010, cercando una figura che si occupasse di ricerche di mercato per definire il posizionamento prezzi di un nuovo servizio che sarebbe stato lanciato online da lì a poco: “tagliando Costruttore in Garanzia“.

Nel 2010 avevo 23 anni. Ero al primo anno della Laurea Magistrale in Economia. Decisi di candidarmi a quella posizione per due ragioni:

  • avevo seguito un corso che mi aveva appassionata molto: “Strategia nel settore Automotive”
  • si trattava di una multinazionale francese, quindi volevo proseguire con il consolidamento della lingua

Ho iniziato il mio percorso nel Luglio 2010 e a Luglio 2011 sono stata assunta (non avevo ancora perseguito la Laurea Magistrale in Economia, che ho concluso a Novembre 2011).

A Gennaio 2012 ho lasciato il marketing-prodotto per passare alla comunicazione. Nello specifico, mi occupavo di seguire la comunicazione sia online che offline, occupandomi anche dell’immagine dei punti vendita, dedicata ai nuovi centri in franchising che per i primi 8 mesi dall’apertura avevano una comunicazione e delle promozioni specifiche.

A Gennaio 2015 ho ricoperto il ruolo di Product Manager di tutte le linee di prodotto, sia in acquisto sia in vendita, coordinando le attività in linea con le strategie dell’HQ.

A Ottobre 2017 sono diventata Head Marketing di Prodotto e Acquisto. Qui è iniziata la mia carriera. Avevo 30 anni. Sono entrata a far parte del board e ho avuto a riporto 3 persone.

Ho poi consolidato il mio ruolo di responsabile: a Ottobre 2019 non solo ho preso la Direzione del Marketing Midas Italia, ma il mio AD – che nel frattempo è diventato AD anche di Norauto e Midas Italia, mi ha affidato una missione trasversale e totalmente nuova: lanciare il business delle flotte B2B in Italia pe i network.

Oggi sono Head Marketing Communication Midas e B2B & Leasing Business Leader Norauto-Midas, ma anche Board Member di Norauto-Midas e Management di 6 persone.

Nell’affermarti nel settore Automotive, quali sono state le principali sfide e i pregiudizi – se ce ne sono stati – che hai dovuto combattere in quanto donna?

La cosa più difficile per me è stata far capire che, anche se ero giovane, le cose che presentavo o che proponevo erano sensate, ponderate e supportate da dati e fatti concreti.

Quando andavo a negoziare con i fornitori, far capire che ero giovane ma che sapevo esattamente dove volevo andare e cosa volevo ottenere, è stato un altro aspetto importante.

Allo stesso modo, acquisire credibilità e farmi accettare, nonostante a presentare la politica commerciale di uno pneumatico o di una pastiglia fosse una ragazza giovane, che prima non conosceva nulla su quel prodotto, ma che aveva fatto di tutto per imparare. Ma soprattutto aveva puntato ad ascoltare e a dare il punto di vista del cliente.

Ho sempre lavorato mettendo al centro il cliente e mai il prodotto. Cosa che, ahimé, nelle aziende Automotive non è sempre così scontato.

Al di là di quello che si pensa, sono molte le ragazze e le donne che nutrono una profonda passione per questo ambito. Che consiglio ti sentiresti di dare a chi, come te, sta percorrendo questa strada con l’obiettivo di affermarsi e di ricoprire una posizione importante?

Per riuscire devi amare il tuo lavoro. Devi avere voglia di scoprire, imparare e ascoltare. Il mio lavoro è per me energia, è stimolo. Devi avere ambizioni e obiettivi continui. Io volevo diventare un Manager.

Un’altra cosa importante sono le lingue: io ne parlo 4.

Ho avuto la fortuna, pur rimanendo nella stessa realtà, di ricoprire ruoli diversi ogni 2/3 anni. Sono sempre stata coinvolta in tanti progetti internazionali. Questo mi ha permesso di aprirmi la mente a culture e punti di vista diversi.

Mi ha aiutata molto lavorare per un’azienda di franchising, perché sei perennemente messo in discussione. Il vantaggio che sviluppi è un approccio molto agile e di perenne ricerca di novità e soluzioni per affrontare le sfide del mercato.

Negli ultimi anni, all’interno del Dealer italiani, è iniziato un processo di rimessa al centro dell’attenzione del Service e di tutto ciò che ne deriva, tenendo bene a mente anche i vantaggi che questo può comportare. Quali pensi siano stati i passi più importanti compiuti e i miglioramenti che il Service ha visto in questo periodo di tempo?

Per me l’evoluzione più importante è stata la digitalizzazione.

Il futuro digitale è anche nel nostro settore: Midas-Norauto da tempo sta lavorando su questo fronte. Le nostre sono già officine 4.0! Ognuno dei punti di contatto Midas e Norauto (100 in Italia) hanno già da tempo una connotazione smart con preventivi, appuntamenti (e pagamenti!) online. Ma anche con foglio diagnosi elettronico, come la fattura.

A dimostrazione, i siti internet di Midas e Norauto permettono all’utente di richiedere – in pochi click – un preventivo per la propria manutenzione, prendere un appuntamento e/o acquisire prodotti che possono essere consegnati su tutta Italia (sito e-commerce Norauto).

In caso di necessità esiste anche la possibilità di contattare direttamente i nostri professionisti via chat. Questa non è un bot, ma ci sono dei collaboratori formati che si occupano di rispondere ai clienti.

Per concludere, quali potrebbero essere le opportunità di lavoro per i giovani interessati al business dei ricambi?

Credo che le aree principali siano tre:

  • la logistica: oggi le officine sono just in time. Non c’è più il concetto dello stock: oggi ci sono molte realtà che operano, il cui obiettivo finale  far arrivare in officina il pezzo, nel minor tempo possibile. Allo stesso tempo, le officine non hanno più il budget per creare un magazzino, che a fronte di realtà come Amazon o nuovi e-commerce non ha più molto senso di esistere: sempre di più, infatti, i ricambi sono accessibili su nuove piattaforme B2B.
  • il product management: in questo ambito, interessanti potrebbero essere le posizioni aperte per la gestione delle categorie di prodotto in base alle esigenze del mercato. Questo soprattutto per le figure femminili, anche se in generale è importante imparare a mettere il cliente al centro per fare bene il proprio lavoro.
  • l’ambito fleet: l’utilizzo di un’auto e la sua proprietà implicano sempre più costi. Il futuro delle auto sarà sempre più a noleggio e sempre meno si sarà orientati verso la proprietà.

Grazie Silvia, per aver voluto trasferire ai più giovani valori fondamentali come l’importanza del dato a supporto delle proprie tesi, l’ascolto del cliente, avere obiettivi chiari, la continua volontà di imparare. La tua storia è la dimostrazione che non ci sono muri invalicabili sulla strada del successo.